LA FOTOGRAFIA IN PSICOTERAPIA
Le fotografie custodite in un album o postate sui social network sono capaci di evocare storie e veicolare messaggi, oggi come ieri. Le foto costituiscono una sorta di archivio della nostra memoria, sono pezzi di mondo che resistono al tempo, basta aprire l’album per fare il viaggio nel tempo che vogliamo…
Ti è mai capitato di sfogliare vecchi album di famiglia o cercare foto del tuo passato? Quante cose che non ricordavi più emergono insieme alle emozioni del momento, piccoli particolari rimasti inosservati per tanto tempo colpiscono il tuo sguardo suscitando emozioni, ricordi e riflessioni.
Osservate o create, le fotografie fanno emergere emozioni e ricordi, aiutano la riflessione sul presente, aprendo a nuovi punti di vista e a differenti scenari verso il futuro.
In psicoterapia il lavoro con le fotografie permette di ampliare il campo delle possibilità nell’esplorazione dei molteplici significati, talvolta difficili da spiegare e riconoscere solo con le parole.
La “lettura” dell’immagine è unica, personale e soggettiva. Nei colloqui di psicoterapia utilizzo la fotografia e le immagini come spunto di riflessione, strumento interessante e prezioso di espressione di sé, all’interno della relazione terapeutica con la persona che ho di fronte.
A seconda degli obiettivi terapeutici condivisi, si può lavorare con fotografie significative della propria storia di vita, con foto scattate dalla persona o con immagini da me proposte.
«Tutta la varietà, tutta la delizia, tutta la bellezza della vita è composta di luci e di ombre» (L.N. Tolstoj)
Dott.ssa Francesca Pellegrini
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